PERCHE’ ORIENTARE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Nella nostra Regione sono quasi del tutto inesistenti le buone pratiche relative
all’orientamento erogato ai bambini, per tale motivazione il quaderno operativo che abbiamo realizzato nasce dalla necessità di colmare l’inesistenza di tali prassi. Inoltre, vorremmo che questo piano di lavoro, rappresentasse per la nostra città una buona pratica di welfare, dalla quale altre realtà territoriali possano prendere esempio, al fine di diffondere la cultura dell’orientamento a partire dalla scuola primaria. Ogni persona è giornalmente chiamata ad effettuare delle scelte sin dalla prima infanzia e sempre più negli anni successivi. Piccole o grandi che siano, le scelte dell’individuo definiscono comunque il suo modo di essere, la persona che è e che sta diventando. Si può per questo già parlare di interventi di educazione alla scelta precoci, nella scuola dell’infanzia e primaria, ovvero intesi come progetti volti a favorire ed incrementare la capacità degli individui di effettuare consapevolmente ed eticamente le piccole e grandi scelte quotidiane.
Attraverso l’erogazione di tali attività operative[1] il nostro auspicio è che l’orientamento possa assumere una finalità essenzialmente formativa, in quanto potenzia le capacità di studentesse e studenti, li guida e stimola a conoscere non solo se stessi, ma anche il contesto ambientale e culturale in cui essi vivono, diventando protagonisti responsabili e consapevoli delle loro scelte.
Questo significa attuare una vera e propria didattica orientativa, la quale può sviluppare quelle specifiche competenze trasversali necessarie a rendere il soggetto idoneo ad attuare scelte consapevoli.
[1] Andrea Varani (a cura di) 2006, Cercare e cercarsi Volume I, Erickson, Trento